È stata lanciata come attrice grazie al film “Cinquanta sfumature di grigio”. Eppure Dakota Johnson, 28 anni, ha ammesso quanto l’aver girato quelle scene di bondage ed erotiche abbia avuto un impatto negativo sul suo benessere psicologico costringendola ad andare in terapia. È questo ciò che l’attrice ha confessato durante un’intervista rilasciata alla rivista “Elle”.
Dakota Johnson, che è quindi dovuta ricorrere all’aiuto di un professionista, sembra essere arrivata ad una conclusione: non avrà mai la possibilità di lavorare a progetti che le piacciono, perché forse questi non esistono, perché forse è il caso di crearseli da sola.
Anche se non sarà di certo facile “staccarsi” dal ruolo avuto nella saga partita con “Cinquanta sfumature di grigio”. La pellicola, uscita nel 2015, aveva fatto particolarmente discutere per le scene erotiche, in cui veniva messo in pratica il bondage. La figura della studentessa Anastasia, interpretata da Dakota, era stata particolarmente criticata come simbolo della sottomissione all’uomo.
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Fonte: huffingtonpost