I Social Network come la Droga? Ecco l’Incredibile rivelazione di uno dei Fondatori di Facebook!
Le parole di Sean Parker, cofondatore insieme a Zuckerberg, del colosso americano dei social, Facebook, sono come fulmini a ciel sereno.
Parker ha candidamente ammesso: “I social fanno male al cervello dei nostri figli!”.
Sean Parker è, infatti, sempre più pentito del fatto di aver fondato Facebook. Lui stesso si è, infatti, definito a proposito della sua esperienza con Facebook “obiettore di coscienza”. E così oggi ammette: i social creano dipendenza e possono causare gravi danni al cervello.
All’inizio andavano da lui molti dicendo che non sarebbero mai diventati fan dei social, non erano i tipi da passare le giornate al pc su un sito, ma lui diceva: “Ben presto lo diventerete tutti!”. E alla fine è andata proprio così.
Oggi, praticamente, tutti siamo presi dai social come Facebook o Instagram.
Parker ci aveva visto lungo. I social hanno conquistato il mondo.
Così Parker ammette che hanno studiato il modo da dare, ogni tanto, una botta di dopamina (sostanza prodotta dal cervello) agli utilizzatori dei social.
Come? Attraverso i like e le condivisioni che i tuoi contenuti possono avere sui vari social networks. L’approvazione che tu ricevi dai tuoi fantomatici “amici” o “seguaci”.
A spiegarlo, infatti, è anche il prof. Adam Alter dell’Università di NY, consulente anche di Google e Microsoft.
Trovate in italiano il suo nuovo libro: “Irresistibile. Come dire no alla schiavitù della tecnologia.”.
Alter fa notare come “stranamente” i più grandi fondatori di aziende del mondo del digital non lasciassero facilmente usare i loro prodotti ai propri figli. Steve Jobs non ha mai permesso ai propri figli di utilizzare gli Ipad.
Alter sostiene che Jobs e altri famosi personaggi del mondo del digital seguono la regola degli spacciatori.
La regola è una e fondamentale: “Mai sballarti con la roba che vendi.”
Allo stesso modo facevano, e fanno, ancora oggi molti come Jobs, Evan Williams e Chris Anderson.
Ma i loro prodotti hanno conquistato milioni, miliardi di persone in tutto il mondo, e spesso creando non pochi danni ai cervelli di grandi e piccini.
Queste nuove dipendenze anche se non prevedono l’introduzione diretta di sostanze chimiche nel tuo organismo, hanno però gli stessi incredibili effetti, perché trattasi di esperienze avvincenti e ben progettate.
E spesso sono molto molto più subdole e pericolose.
Fonte: edizione odierna de “La Verità”, pagina 13