‘Anoressia sessuale’, il nuovo disturbo dei giovani che visitano troppi siti p0rno
Allarme “anoressia sessuale” per i giovani al di sotto dei 25 anni: accendere il computer e visitare siti porno spegne la fantasia e abbassa il desiderio sessuale. Con tutti i problemi che questo comporta, tra cui la disfunzione erettile.
A dare l’allarme è Carlo Foresta, presidente della Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (Siams), promotore della ricerca, che spiega che il pericolo sussiste soprattutto per i più giovani (13-14 anni): troppe immagini e troppo esplicite, spesso non accompagnate da esperienze personali, portano infatti a “casi clinici” che sviluppano una sorta di “disgusto del sesso”.
“Questa indagine – spiega Foresta – nasce dalla necessità di comprendere un fenomeno clinico nuovo che investe sostanzialmente i giovani dai 20 ai 25 anni: l’anoressia sessuale. Su 50 ragazzi che si sono rivolti ai nostri ambulatori per patologie della sessualità, calo della libido e disfunzione erettile, il 70% aveva da anni la cattiva abitudine di frequentare in internet siti pornografici molto spinti. La fruizione quotidiana di simili immagini ha rallentato la maturazione cerebrale della sessualità, svincolato il sesso dall’affettività, e fatto perdere d’interesse verso la sessualità reale che invece, per un sano sviluppo, ha bisogno di fantasia. La sessualità in rete è fredda e ripetitiva e questo determina assuefazione e comporta poi, nella vita reale, mancanza di desiderio”.
Dalla ricerca emerge che gli italiani che navigano in internet visitando siti porno sono 7,8 milioni, pari al 29% dei navigatori totali (dati novembre 2010): dato che confrontato con novembre 2005 registra un aumento del 58%. Il target dei siti porno è maschile per il 70%, e la fascia d’età più frequentatrice è tra i 24 e i 44 anni. Il 10% dei frequentatori del sesso online, invece, ha meno di 18 anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore